Moto viaggi: un weekend sulle Dolomiti

Bisogna ammetterlo: Faby ed io ci siamo innamorati delle Dolomiti! Ci siamo già stati un paio di volte, sia in estate che in inverno, ma finora sempre in automobile. Ed ogni volta io pensavo: cavolo, ma queste strade qui sono state create per girarci in moto! Avendo quindi adesso l’occasione di fare un bel weekend in scooter (23-25 luglio 2004), abbiamo deciso senza troppi indugi di puntare le nostre due ruote verso questa zona, indubbiamente una delle più belle della nostra Italia.

Partiamo da Piacenza nel pomeriggio inoltrato di venerdì e ci dirigiamo direttamente verso Corvara in Badia, dove abbiamo prenotato una camera in una graziosa pensioncina (La Fontana). Ci facciamo tutta l’A21 fino a Brescia, quindi l’A4 fino a Peschiera del Garda, dove usciamo per poi rientrare nuovamente sull’A22 ad Affi. Saliamo verso Bolzano e proseguiamo ancora fino a Chiusa, dove finalmente abbandoniamo l’autostrada e ci immettiamo sulla statale 242 della Val Gardena.

In questa meravigliosa vallata avevamo già trascorso un altro weekend a gennaio e adesso osserviamo con piacere le differenze nel paesaggio, che la volta scorsa era completamente coperto di neve! Passiamo Ortisei, Santa Cristina e Selva e proseguiamo verso il Passo Gardena (2.121 m), dove facciamo una sosta per scattare qualche foto e ammirare la bellezza e l’imponenza del panorama, esaltate dal sole che sta per tramontare dietro ai monti. Questo ci ricorda che purtroppo non abbiamo molto tempo: sono già le 20.00 e, se abbiamo intenzione di cenare, dobbiamo arrivare alla nostra pensione prima delle 20.30! Ripartiamo e percorriamo quindi l’ultima serie di tornanti che ci separano da Corvara [2]. Ci sistemiamo velocemente, ceniamo e poi usciamo a fare un giretto in paese: finalmente ci godiamo un po’ di fresco, dopo la calura che regna in valpadana in questi giorni!

Il giorno seguente abbiamo in programma un giro abbastanza lungo, per cui ci alziamo di buon ora. Le previsioni meteo non sono affatto buone, ma per ora il tempo sembra bello e quindi si parte. Iniziamo completando il giro intorno ai monti del gruppo Sella, facendo quindi in sequenza il passo  Campolongo (1.875 m), il passo Pordoi (2.239 m) e il passo Sella (2.244 m). Qualsiasi descrizione di questi luoghi suona sempre riduttiva, dopo averli visti: semplicemente fantastiche le strade, maestosi e commoventi i panorami! Scattiamo ancora qualche foto ma, come ho già detto altre volte, nessuna foto può rendere giustizia a spettacoli della natura come questi!
Ripercorriamo poi a ritroso la Val Gardena [3] fino all’incrocio con la SS12 che seguiamo verso nord fino a Bressanone [5]. Qui decidiamo di fare una breve sosta e, una volta visto il centro del paese, ci rammarichiamo di non avere più tempo a disposizione per una visita fatta come si deve, perchè è veramente bellissimo! Aggiungiamo quindi Bressanone alla lista dei posti dove “dobbiamo tornarci” e ripartiamo. Ci immettiamo sulla SS49 che passa da Brunico [7] (dove non ci fermiamo, perchè il tempo sta cominciando a peggiorare e ogni tanto cade già qualche goccia…) e proseguiamo fino a Dobbiaco [8], dove cerchiamo un posto per pranzare. Non è che ci sia una gran scelta di locali aperti, a dire il vero, comunque riusciamo a trovare un ristorantino dove mangiarci un bel piatto di affettati misti e una fetta di torta.

Ripartiamo seguendo la strada per Cortina d’Ampezzo, ma poco dopo comincia a spiovigginare. Deviamo poi verso Misurina e… qui comincia decisamente a piovere! Siamo costretti a fermarci per indossare le tute antipioggia. Ripartiamo e transitiamo dal lago di Misurina [9] (è la terza volta che passiamo di qua e ogni volta piove, possibile??? :mad: ), proseguiamo attraverso il passo Tre Croci (1.805 m) e arriviamo a Cortina [10]. La pioggia non accenna a diminuire, quindi tiriamo dritto verso Pocol [11]. Qui in teoria dovremmo svoltare a sinistra verso il passo Giau e Colle S. Lucia, per poi risalire verso il passo Falzarego (percorso segnato in rosa sulla cartina), ma visto che tanto la pioggia ci sta togliendo la possibilità di goderci queste magnifiche strade e i relativi panorami, ci risparmiamo 30 km e proseguiamo dritti verso il Falzarego (2.105 m) [12]. Qui facciamo una breve sosta per riposarci un po’ sotto alla tettoia del bar, resistendo alla tentazione di entrare ed allagare il locale con l’acqua che ci gronda d’addosso… Strizzo i miei guanti, lascio riprendere un po’ le mani (fa anche freddino!) e poi ci rimettiamo in sella. Transitiamo al passo Valparola (2.192 m) completamente immersi nelle nuvole (!) e arriviamo a La Villa, dove svoltiamo a sinistra sulla strada che ci riporta a Corvara. Alla fine abbiamo percorso praticamente tutto l’itinerario che ci eravamo prefissati, anche se purtroppo questa maledetta pioggia, che continuerà fino a sera, ci ha impedito di gustarcelo per bene e con calma come volevamo. Un vero peccato… Roberto, il gentilissimo gestore della pensione, ci invita ad appendere tute, caschi e guanti ad asciugare in un apposito locale riscaldato e ci fa parcheggiare lo scooter al coperto. Dopo una sospirata doccia, ci armiamo di ombrello e concludiamo la giornata con un altra passeggiata in paese.

La mattina successiva, fortunatamente, sembra che le nuvole se ne siano andate; riprendiamo quindi il viaggio come da programma. Ci dirigiamo nuovamente verso il passo Campolongo e poi fino ad Arabba [2], dove stavolta seguiamo a sinistra verso Pieve di Livinallongo. Prima di arrivare al passo Falzarego svoltiamo a destra in una stradina che ci porta verso Rocca Pietore e quindi verso la Marmolada. Passata Malga Ciapela percorriamo la ripidissima salita a tornanti che porta al passo Fedaia (2.057 m) e al vicino lago omonimo [4], situato proprio ai piedi della Marmolada, dove facciamo una breve sosta. Proseguiamo poi verso la Val di Fassa: attraversiamo la trafficatissima Canazei [5] e ci dirigiamo verso Vigo di Fassa [6]. Da qui transitiamo sul passo di Costalunga (1.745 m) fino ad arriviare al pittoresco lago di Carezza [7], dove ci fermiamo per una sosta e per una romantica passeggiata intorno al piccolo laghetto dalle acque cristalline, magnificamente incastonato fra boschi e montagne. Poco più avanti ci fermiamo ancora, questa volta per il pranzo (un’ottima grigliata mista) e quindi salutiamo a malincuore le Dolomiti percorrendo l’ultimo tratto della SS241 che ci separa dal casello autostradale di Bolzano Nord [8]: si tratta della bellissima Val d’Ega, che nel suo tratto finale si esibisce in un orrido veramente spettacolare!

Volendo, ci resterebbe ancora il tempo per fare qualche altra deviazione nei paraggi, ma i nuvoloni neri che sono tornati a incombere in questa zona ci inducono a prendere direttamente la strada di casa…

Lunghezza dell’itinerario proposto: 915 km circa in totale da Piacenza a Piacenza.
(primo giorno: 325 Km circa; secondo giorno: 215 Km circa; terzo giorno: 375 Km circa)

ViaggiPermalink

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