Homebrewing: American Amber Ale

Eccomi finalmente a fare un resoconto della mia prima birra all-grain.
Che, lo dico subito, mi piace parecchio! 8)

Non nascondo che avevo notevoli aspettative su questa birra, soprattutto per il fatto di averla fatta con la nuova tecnica. Ero davvero impaziente di assaggiarla, come non mi capitava da tempo, e fortunatamente non sono rimasto deluso! Devo anche ammettere che è difficile essere obiettivi nel giudicare i propri prodotti: a volte si tende ad essere più severi del necessario, altre volte si è fin troppo indulgenti… Comunque cercherò di fare del mio meglio, considerando anche che non sono sicuramente un granché né come degustatore né come recensore!

Ma iniziamo a parlare della ricetta. E’ una derivazione della NRB’s All Amarillo APA, ma fatta con malti diversi e quindi decisamente più scura. Si tratta di una birra di stampo prevalentemente americano, perché usa un luppolo e un lievito tipicamente USA (amarillo e Safale US-05, rispettivamente). Il malto che ho deciso di utilizzare è invece europeo, per la precisione un 87% di pale (maris otter) inglese e il rimanente 13% di Aroma 150 brown belga. Il mash è stato fatto a 65°, mentre la fermentazione a 19° per 2 settimane, con travaso al quinto giorno. OG: 1,048 – FG: 1,010 – Alcool 5,4 % Vol.
Dopo due mesi dall’imbottigliamento, ecco il risultato:

American amber ale

Ho definito questa birra “American Amber Ale”, anche se in effetti più che ambrata è decisamente rossa!
La carbonazione non è eccessiva, ma la trovo corretta, così come la schiuma color crema abbastanza persistente. Il lievito usato è piuttosto “neutro” e lascia in primo piano gli aromi tipici del malto e del luppolo. Tra i due è sicuramente il secondo a farsi sentire maggiormente, con i suoi toni agrumati tipicamente americani (fantastico!), ma anche i malti hanno un ruolo di primo piano nel comporre un bouquet complessivo decisamente interessante. L’amaro mi sembra ben bilanciato e il corpo medio.
Una birra sicuramente con un certo “carattere”, non banale, ma comunque assolutamente beverina.
Senz’altro una di quelle che finirà in fretta e che bisognerà rifare! :cheers:

BirraPermalink

Abbiamo 3 commenti a questo articolo

Rispondi a Giulio GMDB Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

:smile: :grin: :mrgreen: :wink: :neutral: :sad: :cry: :eek: :confused: :cool: :lol: :razz: :oops: :mad: :evil: :twisted: :roll: :surprised: :!: :?: :idea: :arrow: :clap: :dance: :doh: :drool: :eh: :hand: :liar: :naughty: :pray: :shhh: :shifty: :sick: :silenced: :snooty: :think: :wall: :whistle: :love: :censored: :crazy: :food: :thumbup: :ciao: :cheers: :winky: :kiss: :rotfl: :ninja: