Iron Man Bitter 2.0

Con una OG di 1,042 e il 4,2% di alcol, tecnicamente la mia Iron Man sarebbe una Special Bitter. Un classico stile britannico, quindi. Rispetto alla prima versione dell’anno precedente, ho sostituito la piccola quantità di malto roasted con una quantità quasi doppia di Monaco, mentre restano invariati il Maris Otter di base ed il Crystal. Anche i luppoli sono rimasti gli stessi (Fuggle e EKG), ma ho aumentato la quantità del primo per l’amaro, che nella precedente era un po’ scarso. Il lievito è invece cambiato, perché questa volta ho voluto provare il Danstar Nottingham al posto del Fermentis S-04 (sempre secco, quindi).

In questa cotta ho voluto inoltre fare un esperimento, introducendo un cambiamento nella tecnica di produzione. Solitamente al termine della bollitura e del successivo raffreddamento del mosto, sifonavo il mosto stesso nel fermentatore avendo accortezza di lasciare indietro il più possibile il fondo nella pentola. In questo modo però ero costretto anche a lasciare indietro qualche litro di mosto “buono”. Allora questa volta ho provato a trasferire nel fermentatore TUTTO il contenuto della pentola, fondazza compresa. Ovviamente così facendo diventa indispensabile fare un travaso dopo qualche giorno per separare i depositi solidi dalla parte liquida. Beh, alla fine sono riuscito effettivamente ad imbottigliare un paio di litri di birra in più del solito, quindi un bel 16% circa in più! L’unico inconveniente è che mi sono rimaste stranamente delle particelle (di luppolo, presumo) in sospensione anche dopo il primo travaso e alla fine qualcuno è finito anche nelle bottiglie, ma alla fine durante la maturazione anche questi si sono depositati sul fondo.

Iron Man Bitter 2A due mesi dall’imbottigliamento, la birra si presenta di colore ambrato scuro, piuttosto limpida, con una bella schiuma quasi bianca purtroppo ancora una volta poco persistente (anche se per lo stile non è che sia un difetto). Adeguati allo stile anche la carbonazione, abbastanza leggera, e il corpo non eccessivo. L’amaro questa volta è giustamente un po’ più presente, anche se volendo si potrebbe osare ancora qualcosa in più, ma per me va bene così. Forse si poteva anche aumentare un po’ il luppolo da aroma, che qui rimane invece piuttosto basso, lasciando in evidenza il sapore del malto. Si percepiscono alcune note di caramello del Crystal e il carattere leggermente erbaceo del lievito Nottingham, che pur essendo simile all’S-04 mi sembra complessivamente più gradevole.

Insomma questa Iron Man, pur non esibendo un carattere particolarmente esuberante, si rivela comunque una solida e riuscita “session beer”: leggera, beverina e dissetante, perfetta per questi caldi mesi estivi. Che poi era esattamente il risultato a cui puntavo!

Note di produzione:
Cotta n° 23 del 05/05/2013 – OG: 1,042 – FG: 1,012 – Alcol: 4,2% Vol.
Tecnica: all-grain BIAB con mash a 67° C.
Fermentazione: 2 settimane a 20° C con travaso intermedio dopo 4 giorni.

 

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