Dottore, ha ripreso conoscenza!

Ok. Se riuscite a leggere questo articolo, vuol dire che il “trapianto di cuore” del blog è andato a buon fine! :mrgreen:

Ho infatti finalmente aggiornato WordPress all’ultima versione (3.3.1) partendo da quella preistorica precedente (2.0.7) e nell’occasione, come potete vedere, ho introdotto diverse novità:

Cosa esce:

  • Alcune vecchie pagine assolutamente obsolete (ad esempio la sezione “varie” del vecchio sito).
  • La sezione “auto e moto”, che tanto non è che avesse poi tanto da dire. Alcuni contenuti sono però stati riciclati come articoli nel blog (quelli precedenti a questo, per esempio).
  • Il sottotitolo/citazione del giorno, che tanto oramai le sapevamo tutte a memoria…
  • La pubblicità (contenti?), che tanto per quello che ci guadagnavo non valeva neanche la pena. Ovvio che se un giorno il blog arriverà a un migliaio di visitatori al giorno magari la rimetto! :razz:

Cosa entra:

  • Ovviamente la nuova grafica, di sicuro meno originale della precedente ma per lo meno… diversa!
  • Nuove funzionalità nei commenti, come la possibilità di rispondere ai singoli commenti, nuove opzioni per la sottoscrizione e una faccina assegnata d’ufficio a chi è talmente pigro da non registrarsi un gravatar!
  • Un po’ di commenti che erano stati filtrati erroneamente come spam…

Cosa cambia:

  • Zelig’s Game MachineZ c’è ancora (non riesco a separarmene!), ma tutta la sezione, per semplicità, è stata inglobata nel blog sottoforma di pagine e sottopagine, mentre prima erano pagine html separate. Questo vuol dire che tutti i link sono cambiati, pazienza.
  • Ho “sfoltito” un po’ le categorie degli articoli e introdotto l’uso dei tag.
  • Dal punto di vista del web-design, devo ammettere che il vecchio sito era molto più studiato e curato, a partire dalla compatibilità assoluta Html “strict” e dall’uso stilisticamente impeccabile dei CSS. Ora purtroppo non ho più tempo di stare dietro a queste finezze, per cui mi sono affidato completamente a WordPress e ad un template preconfezionato (per quanto personalizzato) e mi accontento del fatto che funzioni! :neutral: Anzi, ho volutamente cercato di mantenere tutto il più “standard” possibile (ad esempio, stavolta niente modifiche sui file di sistema di WordPress!) per semplificare i futuri aggiornamenti, minimizzando le possibilità di avere problemi.

Ovviamente il grosso delle novità ci sono dal lato amministrazione, quindi non per gli utenti del sito, e sono anche il principale motivo dell’aggiornamento generale. Aggiungo che per ora considero ancora la nuova versione di Zelig Planet in fase “beta”. Devo infatti come minimo verificare il funzionamento di diversi plugin (che ho dovuto cambiare rispetto a quelli che usavo prima), oltre che eventualmente introdurre alcune nuove cosette. E anche la grafica non è detto che rimanga questa qui.

In ogni caso, commenti e pareri sono molto graditi! :wink:

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Yamaha Tmax 500

Alcune foto per ricordare il glorioso Tmax 500 che ho posseduto dal 2003 al 2006:

Anche queste foto facevano parte di una pagina dedicata allo scooter nella sezione “auto e moto” del sito, eliminata nell’ultimo “restyling”, ma che ho deciso di riproporre in questo articolo.

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Auto e moto: la mia storia

…ovvero i mezzi che ho posseduto e guidato in passato. Una volta questa pagina faceva parte di una sezione “auto e moto” presente sul mio sito. Durante l’ultimo “restyling” questa sezione è stata eliminata (per oggettiva scarsità di contenuti…) e quindi ripubblico questa pagina come articolo del blog.

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Ristrutturazioni

Come dicevo un paio di post addietro, sto facendo un po’ di esperimenti di aggiornamento di WordPress e dell’intero blog. Ovviamente sto lavorando su una copia in locale, per non fare troppi danni!
Aggiornare dalla versione 2.0.7 alla 3.3.1 non è una bazzecola, ma facendo qualche triplo salto mortale alla fine ce l’ho fatta (sempre in locale, eh). Quello che adesso dovrei affrontare è la conversione di tutte quelle parti del sito che non erano gestite da WP, ma che tuttora sono ancora semplici pagine HTML. E che sono parecchie! Qualcuna l’eliminerò sicuramente, o magari la convertirò in post sul blog. Le altre dovrei copiarle su pagine di WP, ma diventa un lavoraccio…
Inoltre ci sono un sacco di cosette carine che avevo personalizzato anche in WP sul sito attuale e che sicuramente non avrò tempo di replicare su quello nuovo e che quindi semplicemente non ci saranno più (amen).
Comunque piano piano ci sto lavorando, ecco! :mrgreen:

Ah, dopo aver fatto l’upgrade mi sono reso conto che una cinquantina di commenti erano stati catalogati automaticamente (ed erroneamente) come spam da qualche plugin-filtro e quindi non sono mai comparsi sul sito! Mi spiace, perché alcuni erano anche di commentatori “abituali” e autorizzatissimi, come Barbara, Giulio, Max, ecc. Non so perché sia successo, ma purtroppo la vecchia versione di WP non consente di vedere e recuperare i commenti contrassegnati come spam, quindi comunque questi commenti non potranno essere ripristinati se non dopo che avrò aggiornato tutto. Sorry! :cry:

E sempre ammesso che ci arrivi, ad aggiornare tutto. :razz:

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Homebrewing: lo sgabello riscaldante

Lo so che il titolo non è un granché, ma visto che l’oggetto in questione ha suscitato un certo interesse, vado a descrivere nel dettaglio lo sgabello che avevo illustrato in un precedente articolo.

Facciamo un passo indietro. Per la fermentazione della birra è fondamentale che la temperatura rimanga in un certo range (18/22° per i lieviti ad alta fermentazione) e spesso è ancora meglio se si riesce a mantenere ad un valore preciso e stabile a seconda delle caratteristiche aromatiche che si vogliono ottenere. Io il fermentatore lo piazzo in cantina, dove d’inverno la temperatura oscilla fra i 12 e i 14 gradi, per cui devo in qualche modo riscaldarlo. A questo scopo esistono delle apposite fasce riscaldanti (“brew belt”), in pratica delle semplici resistenze elettriche isolate da avvolgere intorno al contenitore. E funzionano bene, ma è difficile mantenere una temperatura stabile perché a volte scaldano troppo e allora bisogna tenerle d’occhio spesso, staccarle e riattaccarle, spostarle in alto o in basso… un tormento!
La soluzione? Ovviamente un termostato. Un semplice apparecchietto che misura la temperatura del fermentatore con una sonda e pilota la brew belt di conseguenza, accendenola e spegnendola quando serve per mantenere la temperatura impostata. Tranquillo e rilassante!

La fascia riscaldante è una delle prime cose che ho comprato, il termostato l’ho aggiunto l’anno scorso, e visto che adesso mi serviva anche un supporto dedicato su cui appoggiare il fermentatore, ho deciso di unire le tre cose e il risultato è il famoso sgabello.

Si tratta di un normalissimo sgabello “Frosta” di Ikea, che ho modificato aggiungendo un pannello in legno sul quale ho montato il termostato STC-1000 che avevo comprato su Ebay (da Hong Kong, fate una ricerca e lo trovate…). Il pannello, casualmente dello stesso colore del legno dello sgabello, è in compensato da mezzo cemtimetro, e l’ho fissato sotto alla seduta con due supporti angolari metallici e qualche vite. Sempre sotto alla seduta, sugli altri tre lati, ho messi dei ganci fermatubi che mi consentono di arrotolare parzialmente (o anche del tutto, quando non in uso) i cavi che escono dal termostato, in modo che tutto rimanga bene in ordine come piace a me!

Un ultimo accenno ai collegamenti elettrici: innazitutto tenete presente che il termostato non viene fornito con alcun tipo di cablaggio, se non la sonda di temperatura, ma ha solo una morsettiera sul retro a cui collegare i cavi che bisogna costruirsi. Serve un cavo per l’alimentazione del termostato stesso (220V) e uno a cui collegare la fascia riscaldante. Quest’ultimo terminerà quindi con una presa elettrica ad un capo, ma anche con una spina dall’altro per collegarsi alla rete elettrica, e nel mezzo ci sta il termostato che apre e chiude il circuito. Infatti il termostato NON alimenta direttamente gli apparecchi a cui è collegato, ma fa solo da interruttore mediante un relé. Tra l’altro il termostato dispone sia di un relé per il riscaldamento, sia di uno per il raffreddamento, per cui se ad esempio avessimo realizzato una camera di fermentazione modificando un frigorifero, si potrebbe farlo accendere e spegnere anche questo in modo automatico.

Ok, per concludere ecco un po’ di foto, che probabilmente riescono ad illustrare tutto meglio di tante parole. Fra le foto c’è anche un disegnino dello schema elettrico che ho fatto io per il collegamento di cui parlavo sopra, tanto per capirci meglio (ho usato una morsettiera per unire i cavi). Un paio di immagini mostrano anche come viene attaccata la sonda termometrica al fermentatore. Io la fisso con un pezzetto di nastro, avendo cura di farla coincidere con la zona non riscaldante della fascia. Inoltre io la copro con un pezzo di polistirolo appositamente sagomato, in modo da isolarla maggiormente dall’ambiente esterno ed avere quindi un rilevamento più preciso.

Ho parlato di questo sgabello anche in questo video su YouTube.

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Back to WordPress

Qualche settimana fa sono stato incaricato, nell’ufficio dove lavoro, di sviluppare un’applicazione da far girare sulla rete locale. Dopo aver analizzato le funzionalità e le caratteristiche richieste, ho pensate che potevo benisimo costruire un sito web, utilizzando un server locale e un CMS. Riguardo a quest’ultimo la scelta è ovviamente andata subito sul caro WordPress, soprattutto per il fatto che lo conosco già abbastanza bene, visto che fa girare anche questo blog! In realtà in questo caso non si trattava affatto di creare un blog, ma facendo qualche adattamento sapevo che il motore di WP sarebbe andato benisimo anche per i miei scopi.
E infatti, nel giro di un paio di settimane, l’applicazione è praticamente finita e funzionante, pronta per essere messa online.

Quello che volevo sottolineare è che questo lavoro mi ha dato l’opportunità di rimettere le mani su WordPress dopo anni di abbandono, visto che il mio blog è fermo da tempo immemore alla versione 2.0.7!
Passare ad usare l’ultimissima release 3.3.1 ha reso lampanti i notevoli passi avanti fatti da WP in questo tempo, soprattutto come interfaccia di amministrazione. Tante funzionalità che una volta dovevano essere implementate (ammesso di riuscirci) a suon di plugin e di modifiche ai file di sistema, ora sono già messe a disposizione “di serie”!

Inutile dire quanto questa esperienza mi abbia fatto venire voglia di dare una rinfrescata anche a questo blog, che ne avrebbe taaaanto bisogno… Potrebbe essere anche un occasione per eliminare tanta roba diventata decisamente superflua e obsoleta, mettere su una bella grafica nuova, e magari far anche tornare la voglia di scriverci sopra qualcosa di più che non un articolo al mese che parla di birra! :lol:

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