Birrificare con tecnica E+G

E torniamo a parlare di birra.
Come accennato in precedenza, nelle ultime cotte ho utilizzato una tecnica un po’ più “evoluta” rispetto all’uso dei kit di malto luppolato. Non che la birra fatta da kit non mi piacesse, anzi, ma… diciamo che da un punto di vista della soddisfazione personale non erano il massimo. Mi spiego meglio: usando i kit, in pratica ci si limita ad effettuare in ambito casalingo solo l’ultima fase della produzione, la fermentazione. In pratica è un po’ come cucinare con i 4 salti in padella e poi vantarsene pure… :P
Certo, così è tutto molto più semplice ed è difficile riuscire a sbagliare qualcosa, ma quando poi dici “questa birra l’ho fatta io” , beh, qualche scrupolo ti viene!

Allora ho deciso di passare alla tecnica cosiddetta E+G, ovvero estratto + grani (e luppolo), dove si parte comunque da estratto di malto (NON luppolato), lo si “caratterizza” con una infusione di piccole quantità di malto d’orzo in grani macinato, e infine si fa bollire aggiungendo il luppolo per l’amaro e per l’aroma. Solo a questo punto si ottiene il mosto che poi si fa fermentare come di consueto.
Decisamente una tecnica che dà maggiori soddisfazioni, perché consente di toccare con mano gli ingredienti veri della birra, sentirne i profumi. Una tecnica che, pur essendo di poco più complessa di quella da kit, consente però spazi di personalizzazione delle ricette ben più ampia oltre che – almeno si spera! – una qualità del prodotto finito ancora migliore.

Per rendere l’idea, ecco alcune foto che ho scattato durante l’ultima cotta:

I grani di malto d’orzo macinati e il luppolo:

E+G 1

L’infusione dei grani e la successiva “scolatura”:

E+G 2

La bollitura del luppolo e il raffreddamento finale:

E+G 3

Alla fine volete sapere com’è andata?
Ve lo dico alla prossima puntata! :lol:

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Focus II

Focus II

Ce l’ho da 20 giorni, ma solo ora mi sono ricordato di avere ancora un blog… :P

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Homebrewing: Geordie Yorkshire Bitter

Mentre è quasi pronta da imbottigliare la quarta cotta di birra (dove ho fatto un po’ di esperimenti interessanti riguardo alle tecniche di produzione, ma di questo parlerò in seguito), ecco qui la terza, che ormai è matura a sufficienza per il consumo.

Yorkshire Bitter

Come dicevo, dopo la chiara e la scura, non poteva mancare la rossa! 8)
Si tratta di una bitter – quindi stile inglese – e per la precisione una Yorkshire bitter (leggermente meno amara), realizzata utilizzando l’omonimo kit di estratto di malto luppolato di marca Geordie. A questo ho aggiunto 1 Kg di estratto di malto secco e 100 g di zucchero, e come lievito stavolta non ho usato quello fornito con il kit ma un altro lievito secco specifico per ale inglesi, l’S-04 della Fermentis.

Alla fine, pur trattandosi di un kit di fascia economica (costa qualche euro in meno della media), ne è uscita una birretta gradevole, leggera e perfetta da sorseggiare in abbondanza, anche a pasto e possibilmente in buona compagnia! :cheers:

Seguono i consueti dettagli tecnici, oltre a quanto già detto:
OG: 1040
FG:1010
Fermentazione primaria: 15 gg a 22°, senza travasi intermedi;
Priming: 85 g di zucchero, pari a circa 4 g/l
Alcool: 4,2% vol. circa

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Panettone

Un acquisto che ho fatto di recente è stata una bella macchina del pane. Così, oltre alla birra, ho cominciato a fare in casa anche il pane. E avvicinandosi il Natale, ci ho fatto pure il panettone! :D

Panettone cola la MdP

Devo dire che non è venuto niente male, se ci si accontenta di avere un panettone quadrato! :P
E’ uscito solamente un po’ troppo “asciutto”, penso che dovrò rivedere un attimo il tempo di cottura…
La ricetta che ho seguito è stata più o meno questa, anche se poi ho modificato un paio di cosette.

Bon, buone feste a tutti.

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Seconda birra: Milestone Black Pearl

Nell’attesa che le temperature si abbassino a sufficienza per poter mettere in produzione qualche nuova birra (e ci siamo quasi, finalmente), vi presento la seconda che ho fatto questa primavera.

Stout

Come accennato in precedenza, si tratta di una classica Irish Stout, e per produrla ho utilizzato il kit “Black Pearl” della Milestone.

E’ un kit da 3 Kg, quindi composto non da una ma da due latte di estratto luppolato, e di conseguenza non richiede l’aggiunta di altro materiale (zucchero o malto) per la fermentazione primaria. Anche come lievito ho utilizzato quello fornito con il kit.

Qualche dato “tecnico” sulla produzione:
OG 1,042
FG 1,009
Temperatura di fermentazione: circa 22°
Priming: zucchero pari a 3,8 g/litro
Gradazione alcolica finale: circa 4,6 % vol.

La fermentazione, seppur partita regolarmente, è stata poi stranamente lunga, tanto che il mosto è rimasto nel fermentatore praticamente un mese! A un primo assaggio fatto a 25 giorni dall’imbottigliamento, la birra è risultata completamente “piatta” e priva di schiuma (aaaarghhhh!!!), ma dopo un ulteriore mesetto di maturazione è decisamente migliorata e adesso esibisce una bella schiuma color nocciola e una carbonazione leggera ma perfetta per lo stile.

Anche il gusto non mi sembra niente male. Ovviamente assaggiando una birra di questo tipo, viene naturale paragonarla con la più famosa delle stout, sua maestà la Guinness. Certo non avrà la schiuma cremosa e persistente della celebrità irlandese (anche perché mi manca l’impianto di spillatura a carboazoto…), ma vi garantisco che come sapore regge benissimo il confronto.
Diciamo pure che in certi pub ho bevuto delle Guinness peggiori! :wink:

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Recensione birra Coopers Canadian Blonde

Dove eravamo rimasti?
La birra, già. Metto una recensione un po’ più “tecnica” di questo mia prima produzione (vedi post precedente) ad uso degli altri homebrewers che volessero provare questo kit.

Si tratta quindi di un kit Coopers, una delle marche più facilmente reperibili. La Canadian Blonde è una birra chiara in stile canadese, appunto (stile che nemmeno sapevo esistesse, quindi non chiedetemi altro… :whistle: ). Viene definita dal produttore come “dal colore paglierino, aroma fresco e pulito, con un sapore di luppolo che lascia al palato un gusto delicatamente amaro. Perfetta come bevanda estiva”, e l’ho scelta proprio perché volevo cominciare con una birretta di questo tipo.

Le uniche modifiche apportate al kit rispetto alle istruzioni sono state l’utilizzo di 1 Kg di malto secco + 100 g di zucchero come fermentabili. Inoltre sono stato un po’ più “leggero” con lo zucchero per il priming, mettendone circa 7 g/l. Le misure della densità mi hanno dato una OG di 1042 e una FG di 1006, quindi una gradazione alcolica di circa 5,1/5,2° (considerando anche il priming). Come lievito ho usato quello fornito con il kit. La fermentazione è durata 15 giorni, senza travasi intermedi, a una temperatura di circa 22°.

Ne è risultata questa birra dal bel colore giallo dorato, per la quale consiglio almeno un mese e mezzo di maturazione. Al primo assaggio, infatti, dopo 3 settimane dall’imbottigliamento, la birra già non era male, ma presentava un sapore decisamente amarognolo, forse eccessivo. Con un paio di settimane ulteriori di maturazione, il gusto è diventato molto più equilibrato, probabilmente anche per merito del malto utilizzato al posto dello zucchero. Sicuramente una buona birra, facile da bere e dal gusto piacevole. Carbonazione e schiuma perfette. Forse potrebbe essere resa più interessante usando un lievito diverso oppure più “estiva” utilizzando metà malto e metà zucchero come fermentabili, ma secondo me va benissimo anche così!

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