Parte 4: il cambio

Non vorrete certo correre con il cambio automatico, vero???

Quello di cui avete bisogno è un cambio VERO e allora, anche in questo caso, ci sono due alternative:

  1. Un cambio tipo “Formula 1” costituito da due levette poste dietro al volante: una da azionare con la mano destra per salire le marce e una da azionare con la mano sinistra per scalarle. Ovviamente i cambi che realizzeremo sono tutti di tipo sequenziale, perchè così funzionano i simulatori e, del resto, anche le vere auto da corsa montano ormai tutte dei cambi di questo tipo.
  2. Un cambio “esterno” costituito da una leva posta di fianco al volante. Spingendo la leva si passa alla marcia superiore e tirandola si scala a quella inferiore.

Quale tipo di cambio realizzare dipende da voi e comunque sappiate che le due scelte non sono proprio equivalenti. Quello che voglio dire è che il realismo del gioco dipende molto anche dal riprodurre esattamente il tipo di controlli utilizzati sull’auto che stiamo simulando di guidare, quindi se giochiamo a GP2 l’ideale è avere il cambio sul volante, ma se giochiamo a Nascar, a Grand Prix Legends, a giochi di rally o simili, questo tipo di cambio non è realistico, perchè queste auto utilizzano nella realtà una leva del cambio esterna!
Avrete quindi capito che la soluzione ideale è quella di avere entrambi i tipi di cambio, con la possibilità di selezionare uno o l’altro a seconda dell’auto che dobbiamo guidare. Io ho scelto quest’ultima alternativa e sono contento di averlo fatto (anche se ovviamente significa complicarsi la vita in fase di costruzione, perchè occorre fare un doppio lavoro…).

Io vi spiegherò come realizzare entrambi i tipi di cambio, poi decidete voi se costruire uno, l’altro o entrambi!

In ogni caso il cambio di velocità, sintetizzando al massimo, è costituito da due interruttori temporanei (normalmente aperti, ovvero che chiudono un circuito quando vengono premuti e lo riaprono quando vengono rilasciati). Uno serve per salire le marce e uno per scalarle. Tutto qui.

4.1 – Il cambio al volante

Come realizzare un cambio di questo tipo dipende principalmente dal tipo di volante che avete deciso di usare (e da quanto avete voglia di lavorare…):

  • Se avete deciso per un volante di un’auto di serie, il massimo che probabilmente riuscirete a fare è di attaccare un paio di pulsanti dietro alle razze del volante (magari facendovi un paio di fori con il trapano), posizionati in modo da arrivare a premerli con la punta delle dita delle due mani. Potete anche scegliere di mettere i pulsanti davanti alle razze, in modo da azionarli con i pollici, ma è una collocazione che personalmente vi sconsiglio, perchè è più scomoda da usare mentre state girando il volante a destra o a sinistra.
  • Se invece avete costruito un volante in legno avete due possibilità: mettere anche qui due pulsanti come spiegato sopra oppure fare come ho fatto io e realizzare due levette simili a quelle impiegate sulle auto di Formula 1. Esistono diversi modi di realizzare questo meccanismo. Sul sito di Lew potete trovare un paio di (bellissimi, ma un po’ complicati…) schemi diversi per farlo, mentre io ho deciso per un sistema ancora differente. Se volete fare come me avrete bisogno di un paio di piccole cerniere (3×3 cm aperte), di due interruttori a microswitch e di un po’ di pazienza per assemblare il tutto. Come leve potete usare diversi materiali, per esempio un lamierino opportunamente sagomato o altro. Io le ho fatte di legno e ne sono abbastanza soddisfatto

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Questa foto mostra il volante durante la sua costruzione, con una sola levetta del cambio montata. Osservate la forma della levette (fatte con tre pezzetti di legno), come queste sono fissate tramite le piccole cerniere e come vanno ad agire sui microswitch fissati ai lati del blocchetto di legno. Potete anche vedere, tra l’altro, come verranno montati gli altri componenti sull’albero del volante (dado, rondella, cuscinetto, rondella, dado, rondella dentata, supporto a “L”, rondella dentata e dado).
Vi consiglio, inoltre, di piantare due chiodini a “L” (tipo quelli usati per appendere le aste delle tendine sulle finestre) vicino alle levette, in modo da limitarne l’escursione “all’indietro” e poi, se volete, potete anche applicare due piccole molle sotto alle levette stesse per indurirle un po’. Io non l’ho fatto, anche perchè i microswitch che ho utilizzato sono dotati di molle di ritorno piuttosto “robuste” e quindi sufficienti a riportare rapidamente in posizione le levette.

Per quanto riguarda il cablaggio elettrico degli interruttori sul volante, io vi consiglio di procedere in questo modo: fissate 4 morsetti dietro al volante (come potete vedere nella foto a fianco, anche se purtroppo non è chiarissima…) e fissateci i 4 cavi uscenti dagli interruttori dal “lato volante”. Fate quindi un piccolo foro sul cruscotto, appena sotto al cuscinetto che regge l’albero del volante, e fateci passare un cavo a quattro conduttori. Stringete questi quattro conduttori ai quattro morsetti dal “lato cruscotto”. Fissate quindi il cavo all’interno del cruscotto con un fermacavo, facendo attenzione a lasciare all’esterno un pezzo di cavo sufficientemente lungo da permettere di girare il volante completamente a destra e a sinistra. E’ anche possibile saldare direttamente i quattro conduttori ai microswitch, ma se in futuro doveste avere la necessità, per qualunque motivo, di smontare il volante, sarete contenti di averci messo in mezzo una morsettiera, credetemi…

Un sistema alternativo e sicuramente più raffinato consiste nell’utilizzare un cavo telefonico (preferibilmente a spirale) collegato al volante mediante gli appositi connettori “plug”, come ho fatto io stesso di recente sul mio volante. Per ulteriori informazioni vi rimando quindi alla pagina delle “modifiche recenti“.

4.2 – Il cambio esterno

Il cambio esterno consiste fondamentalmente nel realizzare una leva che si possa spostare avanti e indietro e che con questo movimento vada ad azionare i soliti due interruttori. Anche in questo caso esistono diversi sistemi per farlo e anche qui dovrete usare la vostra fantasia per utilizzare il materiale che avete a disposizione.

Considerate comunque che l’escursione della leva non deve essere molto ampia (bastano pochi millimetri) e che è sempre preferibile usare interruttori a microswitch. Il vantaggio principale di questo tipo di interruttori è che emettono un bel “click” quando vengono premuti, dando quindi un riscontro sicuro e preciso del loro azionamento.

Questi due schemi rappresentano degli esempi di come può essere realizzata una leva del cambio. Il primo è un progetto realizzato da Wally (anche se il disegno è di Lew…), mentre il secondo è una mia idea. Il mio progetto, comunque, non è mai stato realizzato (non da me, almeno, ma se guardate nella Galleria troverete qualcuno che lo ha fatto) ed è solamente uno schema teorico che potete prendere come esempio. Io, infatti, in questo caso ho optato (caso unico…) per una soluzione ancora più semplice!

Rovistando nel solito armadio ho infatti recuperato un vecchio joystick per Commodore (ricordo dei vecchi tempi…) dotato di una robusta leva in metallo con sopra un bellissimo pomello rosso e dotato (guarda caso) di interruttori a microswitch! I joystick per Commodore (Amiga, C64, ecc.), infatti, non sono analogici ma digitali e se riuscite a trovarne uno usato potete provare a convertirlo in una ottima leva del cambio! Io ho “vivisezionato” il mio segandone un pezzo per accorciarne la base, sostituendo la parte inferiore della base (in plastica) con un pezzo di legno opportunamente sagomato (in modo da poterlo fissare con un supporto metallico a “L” al cruscotto), saldando i cavi uscenti dai due michroswitch giusti a un pezzo di cavo a quattro conduttori che attraverso un foro da 6 mm ho fatto entrare nel cruscotto e infine verniciandolo di nero come tutto il resto (a parte leva e pomello). Il risultato è veramente perfetto ed è un ottimo esempio di quello che intendo quando vi dico di “usare la fantasia”!

Riguardo al posizionamento della leva, cercate di avere il pomello alla stesa altezza del centro del volante o, al limite, leggermente più in basso. Deve anche essere abbastanza vicino da poterlo raggiungere facilmente e velocemente, ma non troppo da intralciarvi quando girate il volante. Ricordate infine che, come per il volante, anche la leva del cambio deve essere a una certa distanza dal cruscotto (5 o 6 cm) per poter essere manovrata agevolmente.

Bene, ora che avete il cambio, vi servono un acceleratore e un freno!

Vai alla parte 5: i pedali

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