Nostalgia Hi-Fi

GiradischiMentre con il mio computer stavo masterizzando in 2 minuti un CD audio partendo da file MP3, mi sono fermato un attimo a pensare a com’era diverso il concetto della riproduzione musicale domestica un po’ di tempo fa… E la cosa sconcertante è che mi sembrava di pensare a roba dell’800, mentre in realtà sono solo una ventina d’anni addietro o poco meno, l’epoca della mia adolescenza, gli anni ’80! Brrr….

A quel tempo non c’erano i computer, non c’era la playstation e men che meno internet. I miei passatempi “casalinghi” erano fumetti, TV e, soprattutto, musica. Musica fatta di dischi in vinile che giravano sul piatto a 33 giri al minuto e delle grandi copertine di cartone degli LP con i testi delle canzoni da leggere. E ogni mese c’era l’appuntamento con la rivista specializzata di Hi-Fi da sfogliare avidamente, ammirando quei meravigliosi impianti e componenti che comunque non potevo – e non posso tuttora – permettermi…
Ripensandoci adesso, bisogna ammettere che gli LP non erano affatto pratici, i giradischi erano apparecchi delicati, le puntine si consumavano e andavano cambiate periodicamente, i dischi pure risentivano dell’usura e richiedevano un’attenta manutenzione e pulizia per farli durare più a lungo possibile. Tutto allora era rigorosamente analogico, i CD cominciavano a fare la loro timida apparizione, ma i primi dischi e i primi lettori lasciavano – giustamente – perplessi gli audiofili (e molti lo sono ancora adesso, lo so…). La musica non si scaricava da internet, si comprava e basta, o al limite la si copiava su cassetta da qualche amico, ma con tutte le inevitabili perdite di qualità che la cosa comportava. Le cassette poi erano l’unica forma di musica portatile disponibile, a parte la radio. Compravi un disco e dovevi farti anche una copia su nastro per poterlo ascoltare sull’autoradio o nei primi walkman. Oggi invece abbiamo i CD portatili e i lettori MP3. Anche in macchina. O sul cellulare. Adesso è tutto più pratico, piccolo e robusto. I dischi in vinile sono spariti dai negozi e sono ormai soltanto roba per collezionisti o per incurabili nostalgici. Anche i giradischi sono optional che i negozi mandano a prendere giusto su ordinazione (ovviamende non si sta parlando degli impianti Hi-Fi da audiofili “esoterici” e trattati da pochissimi negozi specializzati).

E quindi? Era meglio allora? Beh, personalmente direi di no. In fondo va bene così: la qualità media della riproduzione musicale con i supporti digitali e i lettori attuali è sicuramente molto più alta di quella media di 20 anni fa, e anche la praticità e la robustezza non sono cosa da poco. Però devo comunque ammettere che anche il fruscio della puntina che scorreva nel microsolco nero di un LP aveva indubbiamente un suo fascino, qualcosa di romantico se vogliamo, anche se – come spesso succede – devono passare vent’anni prima di rendersene conto.

PensieriPermalink

Abbiamo 4 commenti a questo articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

:smile: :grin: :mrgreen: :wink: :neutral: :sad: :cry: :eek: :confused: :cool: :lol: :razz: :oops: :mad: :evil: :twisted: :roll: :surprised: :!: :?: :idea: :arrow: :clap: :dance: :doh: :drool: :eh: :hand: :liar: :naughty: :pray: :shhh: :shifty: :sick: :silenced: :snooty: :think: :wall: :whistle: :love: :censored: :crazy: :food: :thumbup: :ciao: :cheers: :winky: :kiss: :rotfl: :ninja: