Purtroppo la clonazione delle carte bancomat sta diventando un business criminale sempre più diffuso, basta leggere i giornali per rendersene conto. Vorrei parlarne un pochino giusto per mettere in guardia chi magari non è al corrente della cosa.
Allora, prima di tutto sappiate per clonare una carta bancomat servono solo due dati: uno è il codice della carta, che è memorizzato sulla carta stessa, l’altro è il PIN, che conoscete soltanto voi e la vostra banca. Quando infilate la tessera nello sportello ATM o in un POS qualunque, questo legge il codice della carta, poi vi chiede il PIN e infine contatta la banca per verificare la correttezza dell’accoppiata (e anche la disponibilità di soldi, ma questa è un’altra storia…).
Cosa fanno i truffatori? Manomettono il bancomat aggiungendo uno skimmer (un lettore di tessere) sopra a quello originale e poi mettono una microcamera che riprende la tastiera del bancomat dall’alto, il tutto camuffato a regola d’arte. L’utente distratto non si accorge di nulla, mette la tessera e lo skimmer gli legge il primo codice, poi digita il PIN e la videocamera cattura anche quello, e il poveretto è già fregato! I dispositivi infatti registrano o trasmettono tutto al PC portatile del malfattore che in un attimo vi clona la carta e inizia a prosciugarvi il conto.
Ovviamente esistono numerose varianti nella tecnica utilizzata, per esempio al posto della microcamera a volte si utilizza una finta tastiera sovrapposta all’originale, ecc. Il concetto comunque rimane: fate attenzione, esaminate bene il bancomat prima di mettere la tessera e se notate qualcosa che non vi convince lasciate perdere e avvisate la banca o la Polizia. E coprite la tastiera con la mano mentre digitate il PIN!
Se volete approfondire, trovate un documento piuttosto completo sull’argomento a questo indirizzo (scaricate il PDF). E’ in inglese, ma contiene diverse foto piuttosto eloquenti.
Lo ripeto: non è roba da fantascienza, succede tutti i giorni!
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