Un giardino in garage

A inizio marzo ho ordinato un po’ di piantine nuove per posta, visto che in giardino ho un po’ di “buchi” da riempire. La cosa è andata un po’ per le lunghe e alla fine l’ordine è stato consegnato ai primi di aprile. In quei giorni non ho avuto tempo per fare i lavori, poi c’erano di mezzo le feste, poi è iniziata la stagione delle piogge… fatto sta che le piante sono parcheggiate da più di dieci giorni nel box (non inquadrate ci sono anche quattro clematis che si stanno arrampicando sulle biciclette per la disperazione), e viste le previsioni meteo probabilmente resteranno lì ancora per un po’. :evil:

Per lo meno un pochino di luce le poverette ce l’hanno e al momento non sembrano patire più di tanto.

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Sony Xperia S: la mia recensione

Dopo un breve periodo di uso, ecco le mie prime impressioni su questo gioiellino.

Estetica

Personalmente lo trovo davvero molto bello, sicuramente lo studio del design è stato accurato. I materiali e l’assemblaggio mi sembrano buoni e c’è quella barretta trasparente in basso che da un tocco di originalità fra tanti telefoni tutti uguali.

Certo che è piuttosto grosso, quindi si fa un po’ fatica a metterlo in tasca, ma è il prezzo da pagare per avere un display da 4,3″ (e non è l’unico prezzo, come vedremo poi). Non è neanche leggerissimo, ma devo dire che il peso – al contrario delle dimensioni – non si fa sentire più di tanto.

C’è ovviamente la tenzazione di comprare al più presto una custodia protettiva (anche se a quel punto il design andrebbe a farsi benedire), visto che il pensiero di un’eventuale caduta del telefono fa rabbrividire… Per ora ho applicato solo una pellicola protettiva sul vetro, tra l’altro inclusa nella confezione.

Caratteristiche tecniche

Lo smartphone dispone al momento di Android in versione 2.3.7 (Gingerbread), ma nel giro di un paio di mesi dovrebbe arrivare l’upgrade ad Ice Cream Sandwich (4.0). Posso dire che comunque già così il sistema funziona piuttosto bene. Il processore è molto potente e fa girare tutto fluidamente, ci sono 32 Gb di memoria interna (non espandibili) e un display ad alta definizione (1280×720 TFT) che ha una densità di pixel impressionante, impossibile distinguerli anche con la lente d’ingrandimento! I colori dello schermo sono molto naturali, soprattutto rispetto ad altri famosi telefoni che mi è capitato di vedere. Ci sono tutti i sensori possibili, anche se qualcuno non mi pare venga sfruttato perfettamente. Ad esempio il sensore di luminosità, pur essendo presente e funzionante, non modifica praticamente per nulla la luminosità del display al variare della luce ambientale. Ho anche notato dei problemi con il GPS, che a voltre funziona e a volte (più spesso) no, in modo assolutamente random… Leggendo sui forum ho visto che anche altri hanno problemi simili, quindi aspetto a vedere se la cosa verrà sistemata da futuri aggiornamenti software (all’estero ne sono già usciti un paio, in Italia come al solito aspetta e spera…).

Purtroppo devo supporre che i progettisti dell’Xperia S si siano ispirati un po’ troppo all’iPhone per alcuni aspetti che invece avrebbero potuto evitare, come ad esempio l’utilizzo della micro-sim, la batteria integrata e la mancanza di slot di espansione microSD. Per fortuna non si sono invece ispirati a Samsung per quanto riguarda la presenza del led di stato, che qui c’è e che io considero di fondamentale importanza. Un’altra cosa che non mi piace, ma che purtroppo pare sarà la tendenza comune per il futuro, sono i tasti virtuali (touch) invece che fisici per i comandi base di sistema (indietro, menu, opzioni). Purtroppo non funzionano sempre benissimo e spesso bisogna premerli 2 o 3 volte prima che il comando venga recepito, oppure a volte capita di azionarli per sbaglio toccando nella parte bassa del display…

Altra cosa che mi piace poco sono i “gommini” che chiudono i connettori per la micro USB e l’HDMI: scomodissimi da reinserire e, temo, destinati ad avere vita breve (soprattutto il primo che servendo anche per la ricarica deve essere aperto e chiuso almeno una volta al giorno).

Funzionamento e utilizzo pratico

La configurazione iniziale è stata molto semplice: una volta convinta la sim a entrare nel telefono a colpi di forbice (!), mi è stato proposto di scaricare la configurazione per il mio gestore (TIM) e non ho dovuto fare altro se non collegare il mio account Google preesistente. Ho anche importato senza problemi i contatti del telefono precedente (Nokia) in quanto il software di Sony riconosce e importa perfettamente dai file di backup di Nokia Suite sul PC!

Nell’uso pratico, direi che la parte telefonica va molto bene: molto buono sia l’audio che il segnale. Nessun problema nemmeno con le altre connessioni (wi-fi, bluetooth, NFC, USB). Non ho provato l’uscita HDMI quindi non posso esprimere un parere (il cavo è compreso nella confezione, ma il mio televisore è un vetusto Sony Trinitron CRT!). Continuo a chiedermi perché questi terminali non vengono dotati di un trasmettitore a infrarossi, perché con un software adeguato diventerebbero dei telecomandi universali spettacolari!
Dal punto di vista multimediale non ci si può lamentare: il telefono sfoggia una fotocamera da ben 12 megapixel con flash e autofocus (oltre a quella anteriore da 1,3 Mp), molto veloce e dalla qualità più che dignitosa. Anche la ripresa di video consente di avere dei risultati notevoli, in full-HD. Più che buona infine la riproduzione musicale, completa di radio RDS, soprattutto grazie agli ottimi auricolari in-ear forniti in dotazione.
Ovviamente ci sono tutte le integrazioni possibili con i principali social network, che io però non uso e quindi non posso giudicare, e con i servizi di Google (gmail, calendar, ecc.), che invece uso da anni e che – non potrebbe essere altrimenti –  vengono gestiti e sincronizzati perfettamente. Non mi dilungo più di tanto sulle svariate funzioni del software in dotazione (se non per segnalare la presenza di serie di Office Suite Pro, ottimo per la gestione di file Word e Excel), che tanto può essere sostituito e integrato all’inverosimile dalle app scaricabili dal market (ora denominato Google Play), che poi è la cosa più bella di questi smartphone, secondo me.
Segnalo una curiosità: sul telefono non viene fornito preinstallato nessun videogioco e questo lascia un po’ perplesso chi come me era abituato ai telefoni “classici” degli ultimi anni, ma appunto ci sono tonnellate di games di ogni genere, gratuiti e non, che aspettano solo di essere scaricati, per cui nessun problema.

E arriviamo al punto più dolente di tutta questa breve recensione: la batteria. Pur essendo da 1750 mAh (capacità discreta) e pur cercando di usare tutte le accortezze per non sprecare corrente (quindi luminosità del display dimezzata e connessioni disattivate quando non necessarie, per esempio), si arriva a sera solo se si fa un uso molto moderato del telefono. Se invece si fanno un po’ di chiamate e si smanetta un po’ con giochi, GPS o applicazioni varie, alle quattro del pomeriggio al massimo il telefono è morto. Probabilmente anche questo è un prezzo da pagare per avere un display così grande, ma l’impressione è che non ci sia stata una ottimizzazione perfetta del software dal punto di vista dei consumi.

Alla luce di quest’ultima considerazione, il giudizio finale è che il telefono è fantastico e dispone di una miriade di bellissime funzioni, ma che in pratica non si possono usare se non c’è una presa di corrente a cui attaccarsi a metà giornata per ridare un po’ di vita alla batteria. Dicono che i nuovi aggiornamenti del firmware e anche Android 4.0 saranno meglio ottimizzati dal punto di vista del consumo energetico. Speriamo che sia davvero così. Vi farò sapere.

Aggiornamento 19 aprile 2012: primo upgrade del firmware.

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Homebrewing: Oat Brown

Questa è una ricettina che ho messo insieme da solo e che ho preparato a metà dicembre scorso. Una birra piuttosto scura dove ho usato come base il solito malto Maris Otter (oh, ne ho comprato un sacco da 25 Kg, dovrò ben farlo fuori!), al quale ho aggiunto un 10% di malto d’avena e poco di più di Special B. Il luppolo usato, solo per l’amaro, è l’East Kent goldings, mentre il lievito è l’S-04. Fermentata a 19° per le solite due settimane, OG 1,048, FG 1,010, alcool 5,4% vol.

Non saprei in quale stile inserirla, anche se potrebbe avvicinarsi a una porter. Il nome che le ho dato richiama semplicemente il colore scuro e l’avena usata insieme all’orzo.

Come si può capire dalla lista degli ingredienti, si tratta quindi di una birra dal carattere piuttosto anglosassone, pur con la decisa intrusione belga del “cioccolatoso” malto Special B. Stile inglese anche per la carbonazione piuttosto leggera, un po’ meno per l’amaro poco pronunciato. L’aggiunta di malto d’avena, che ho usato qui per la prima volta, conferisce effettivamente un palato setoso e vellutato e forse anche per questo la birra risulta decisamente “beverina”. Insomma una di quelle che “va giù” che è un piacere e che smetti di bere solo quando ti rendi conto che non riesci più a tenere in mano il bicchiere! :razz:
E dire che nell’intenzione avevo anche cercato di farla un po’ più corposa del sollito, mah… :roll:
Per il resto l’aroma e il gusto non mancano, e sono dati più che altro dal malto, non avendo messo luppolo nella parte finale della bollitura, ma questo non lo considero certo un difetto! Un difettino è invece la schiuma poco persistente, problema che purtroppo si sta presentando spesso (se non sempre) nelle mie produzioni AG e che dovrò cercare di sistemare in futuro.

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Primavera

Per celebrare l’inizio della primavera, ecco una fotina fatta oggi in giardino. Foto scattata con il nuovo cellulare e postata dallo stesso con la comodissima applicazione per WordPress! ;-)

P.S. la pianta è una Brunnera macrophylla ‘Jack Frost’.

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Giocattolino nuovo

Per un po’ avrò da divertirmi, credo. :wink:

 

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Homebrewing: Kilkenny clone

Riprendiamo a parlare delle birre che ho fatto negli scorsi mesi, con tecnica All-grain. Quella di cui parlerò oggi è partita da una ricetta E+G definita come clone della Kilkenny, famosa “rossa” irlandese che bevo sempre con piacere, quando mi capita (ormai solo in qualche pub, visto che dagli scaffali dei supermercati è misteriosamente sparita da qualche anno).

Ho convertito questa ricetta da E+G ad AG, e alla fine ho utilizzato come malti un 81% di maris otter e un 19% di crystal, con mash effettuato a 65°. Come luppoli invece ho usato del challenger per l’amaro e del fuggles (poco) per l’aroma. Non avevo un lievito specifico “irish”, quindi ne ho usato uno inglese, il solito S-04. Fermentazione a 19°, OG: 1,042, FG: 1,009, Alcool 4,7% Vol.

Dopo averla assaggiata… beh, sinceramente non so dire se possa effettvamente essere considerata un clone della Kilkenny, però non è male! :mrgreen: Diciamo che è qualcosa del genere, via…

Abbastanza bilanciata, non tanto amara (dovrebbe essere sui 20 IBU o poco più), con alcune note erbacee e di caramello nell’aroma. Carbonazione e corpo nella media, schiuma purtroppo poco persistente (magari col tempo migliorerà, spero). Una birra gustosa e leggera, ottima anche “da pasto”.

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